
Dopo l’attacco hacker subito dal centro sanitario, la risposta della Direzione.
A distanza di oltre un mese dall’attacco informatico di tipo Ransomware di cui siamo stati vittime, il 20 settembre scorso, abbiamo finalmente recuperato la completa funzionalità operativa dei nostri sistemi informatici, ripristinando la piena operatività dell’istituto. Operatività che, comunque, non era mai stata compromessa del tutto.
L’intervento tempestivo del nostro gruppo di tecnici informatici, affiancati da una nota azienda del settore di alto livello specializzata nella gestione di eventi di questo genere, ma soprattutto la presenza di backup inattaccabili, hanno costituito i presupposti necessari a proteggere i server aziendali (che non sono stati compromessi né violati) garantendo così la protezione della privacy dei nostri pazienti.
L’evento ha messo a dura prova la struttura informatica dell’Istituto, ma la circostanza ha evidenziato che gli importanti investimenti e gli sforzi profusi sulla sicurezza informatica (con particolare indirizzo alla tutela dei dati personali dei nostri pazienti), ha consentito all’Istituto di non dover scendere a patti con il gruppo criminale.
Una formazione fuorilegge ormai piuttosto nota nell’ambiente, che ha tentato, senza alcun risultato, di estorcere un’ingente somma di denaro per evitare la decriptazione dei dati trafugati. Riscatto che abbiamo scelto e che non abbiamo avuto bisogno di pagare.
Purtroppo, il ripristino di tutta l’infrastruttura ha necessitato tempi piuttosto lunghi dovuti all’analisi e alla “pulizia” di ogni singolo dato, con un costo economico addirittura ben più alto della contropartita richiesta dai malviventi.
Un grande ringraziamento va a tutto il personale, per essersi saputo riadattare nell’immediato alla “carta e penna” e aver così permesso di non fermare mai il servizio, e ai pazienti per i disagi subiti e per la comprensione dimostrata.
La Direzione