La Mammografia è il test radiologico di riferimento nei programmi di screening mammografico per la prevenzione del tumore della mammella. Come promosso dal Ministero della salute, tale test eseguito ad intervalli regolari di tempo, consente di rilevare precocemente alterazioni o modificazioni nei tessuti mammari.
È il metodo più affidabile, oggi disponibile, per tracciare un tumore prima di essere rilevato alla semplice palpazione, quando cioé è di dimensioni inferiori ad 1 cm.
L’indagine viene effettuata mediante l’utilizzo di Mammografi, apparecchiature che, sfruttando basse dosi di raggi X, “leggono” la mammella in brevissimo tempo.
In alcuni casi nella mammella può prevale la quota di tessuto ghiandolare rispetto a quello adiposo e rendere più complessa l’ individuazione di eventuali lesioni. In questi casi l’ecografia diventa un indispensabile valido supporto diagnostico della mammografia.
Se l’ecografia si pone come primo approccio diagnostico complementare della mammografia, la risonanza magnetica nucleare rappresenta un utile approfondimento in casi selezionati, ove cioè la mammografia e l’ecografia non siano state conclusive.
PREPARAZIONE ALL’ESAME
Per sottoporsi all’esame non è necessaria nessuna preparazione, se non avere cura di evitare il giorno della mammografia l’uso di deodoranti, creme, profumi o polvere di talco, in quanto le micro-particelle contenute in questi prodotti possono alterare la qualità dell’immagine radiografica.
È preferibile sottoporsi a mammografia entro i primi 7/10 giorni del ciclo, evitando la fase premestruale in quanto la fisiologica maggiore tensione mammaria tipica di tale fase può rendere il test fastidioso. Al pari di qualsiasi altro esame radiografico, per le donne in gravidanza è consigliata solo se strettamente necessaria, non vi sono invece controindicazioni durante il periodo dell’allattamento.

